14 persone hanno subito una truffa immobiliare da 180.000 €.
E’ successo a Milano, in un palazzo così importante da avere anche una pagina su Wikipedia, il condominio casa della Fontana.
Il portinaio truffatore
Tutto è iniziato quando Matteo Frigerio, custode da 10 anni nel palazzo, ha iniziato a proporre ad alcuni condomini l’acquisto di un appartamento e un box all’interno dello stabile. I due immobili erano disabitati, i proprietari sono residenti all’estero, e venivano proposti a prezzi nettamente inferiori rispetto ai valori di mercato.
Mostrava ai malcapitati un “mandato di vendita” firmato dai proprietari, ovviamente falso, e si poneva come “intermediario autorizzato”.
Chiedeva caparre di 5-10 mila €, da versare direttamente sul conto del portinaio, e preparava anche contratti preliminari di vendita (ovviamente falsi).
I condomini si fidavano ciecamente di lui, lo conoscevano da anni. Inoltre i prezzi proposti erano dei veri affari.
Questo credo che abbia giocato un ruolo fondamentale determinando FOMO (fear of missing out), ovvero la paura di perdere una opportunità irripetibile e comprare un appartamento ad un prezzo stracciato.
Le scuse per rimandare il rogito e il finto tumore
Alle richieste degli acquirenti di stipulare il contratto definitivo di vendita, il portinaio inventava mille scuse, rimandando sempre la data.
Per truffare è arrivato a dichiarare di avere un tumore per impietosire i condomini e ricevere ulteriori prestiti.
Salvo poi giocarsi tutto al Casino’ di Montecarlo o nell’acquisto di abbigliamento di lusso.
Il bubbone è scoppiato quando è scattata la denuncia da parte della proprietaria del box che si è resa conto, grazie ad un messaggio di un condomino, della truffa in atto.
Nel frattempo il portinaio-lupin era stato affrontato da alcuni condomini che avevano iniziato a nutrire dubbi e ad alcuni aveva ammesso di averli truffati, ma che avrebbe restituito tutti i soldi.
E’ riuscito a truffare anche una persona esterna al condominio, spacciandosi per l’avvocato Marc Gandolfi (puramente inventato) e inventando lo studio legale Cairo di Roma che trattava le vendite via email.
Possiamo dire che al signor Frigerio non mancava la fantasia.
Perchè queste truffe funzionano
Questa storia potrebbe farci anche sorridere.
Ci potremmo chiedere come sia possibile che delle persone adulte, con professioni importanti come quelle che abitano il condominio casa della Fontana, siano cascate in una truffa del genere.
In realtà non è la prima volta che accade e purtroppo non sarà l’ultima. Spesso i truffatori conoscono le modalità del settore in cui intendono operare (Frigerio preparava mandati e preliminari falsi), fanno leva sulla fiducia e sulla paura di perdere una succosa opportunità.
In questo caso comprare un appartamento in un importante palazzo del centro di Milano ad un prezzo stracciato.
Dobbiamo quindi congratularci con i condomini di questo condominio che hanno avuto il coraggio di denunciare.
Come tutelarsi dalle truffe?
Verifica l’agente immobiliare
- La prima cosa che mi ha fatto arrabbiare è che questa persona si spacciasse come “mediatore autorizzato dalla proprietà” e che anche nei giornali venga riportato questa definizione. Non solo ha mentito perché non era autorizzato dalla proprietà, ma in nessun caso un custode di un palazzo può fare da mediatore in un affare immobiliare. Serve l’abilitazione, conseguibile affrontando l’apposito corso e superando l’esame in Camera di Commercio.
- Come verificare se si ha di fronte un agente immobiliare autorizzato o una azienda autorizzata alla mediazione immobiliare? Richiedi i dati di iscrizione in camera di commercio e fai una ricerca. A questo link puoi cercare le agenzie abilitate in base alla loro sede legale.
- Conflitto di interessi. Anche se il custode fosse regolarmente iscritto come agente immobiliare abilitato, si sarebbe potuto delineare un conflitto d’interessi. Gli amministratori condominiali che hanno anche la licenza come agenti immobiliari, ad esempio, non possono vendere un appartamento nel condominio che amministrano, a causa della legge sul conflitto d’interessi.
Niente soldi all’agenzia immobiliare
Un’altra regola fondamentale e capire dove devono andare i soldi in un affare immobiliare.
- La caparra deve essere versata al proprietario, MAI all’agenzia immobiliare. Se vi venisse chiesta una cosa del genere desistete dall’affare o perlomeno fate analizzare attentamente la situazione da un professionista.
- Le Provvigioni devono essere pagate alla firma del preliminare o accettazione proposta mai prima.
- Niente soldi a persone che non siano agenti immobiliari e si propongono per mediare una vendita. Non possono mediare avvocati, geometri o architetti, nessuno se non un agente immobiliare. Già sapendo che Frigerio era il custode di un palazzo, i condomini non avrebbero dovuto negoziare con lui l’affare o versare denaro.
Controllo documentale
E’ sempre bene inserire clausola sospensiva nella proposta/preliminare per effettuare un approfondito controllo documentale.
Prima ancora di far passare di mano denaro o caparre, chiedi tutti i documenti.
Il più importante per evitare truffe è l’atto di provenienza. L’atto con cui l’attuale proprietario ha acquisito la proprietà dell’immobile.
Fonti:
3. https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/pomeriggiocinque20232024/giovedi-19-ottobre_F312802901003401 (dal minuto 50)
