Quando arrivi a scegliere un mutuo si prospetta questa importante decisione: Mutuo a tasso fisso o a tasso variabile?
Quale scegliere?
- Mutuo a tasso fisso o variabile: Cos’è il tasso di interesse su un mutuo?
- Eurirs e tasso d’interesse fisso
- Euribor e tasso d’interesse variabile
- Cos’è il tasso BCE
- Conviene il mutuo a tasso fisso o variabile?
Mutuo a tasso fisso o variabile: Cos’è il tasso di interesse su un mutuo?
Quando contrai un mutuo dovrai restituire alla banca tutto il denaro che ti ha prestato, ma pagando qualcosa in più.
Questo qualcosa in più si chiama tasso d’interesse, si tratta del guadagno della banca che ti presta il denaro. Viene espresso in percentuale riferita al totale del mutuo e solitamente è riferito ad un anno.
Ad esempio un mutuo al 2% significa che pagherai il 2% di interessi ogni anno sul totale.
Per trovare la banca con il tasso d’interesse migliore puoi utilizzare questo calcolatore online gratuito.
Ma cosa sono il tasso fisso e il tasso variabile?
Eurirs e tasso d’interesse fisso
Se il tasso d’interesse rimane costante per tutta la durata del mutuo, si parla di tasso fisso. In questo caso anche la rata tenderà ad essere simile mese dopo mese.
Il tasso fisso si calcola a partire dall’EURIRS (Euro Interest Rate Swap), la definizione è questa: “tasso di interesse medio al quale i principali istituti di credito europei stipulano contratti swap a copertura del rischio di interesse.”
Parlando in parole semplici si tratta del tasso di interesse al quale le banche si prestano fra di loro denaro. Esiste infatti un mercato inter-bancario (tra le varie banche) che si prestano denaro.
L’EURIRS, utilizzato tra le banche per prestiti di media-lunga durata, non è però il tasso d’interesse a cui la banca presta denaro al consumatore finale.
Per calcolare il tasso fisso che viene chiamato “finito” devi sommare l’Eurirs allo spread che viene applicato dalla tua banca. Lo spread è l’effettivo guadagno dell’istituto che ti presta il denaro che, molto probabilmente, sta prendendo in prestito il denaro da un’altra banca pagando l’EURIRS.
Il tasso d’interesse fisso che pagherai sul tuo mutuo viene determinato nel momento in cui stipuli il contratto di mutuo (il giorno in cui comprerai la casa di fronte al notaio) e viene mantenuto invariato per tutta la durata.
Euribor e tasso d’interesse variabile
Se il tasso d’interesse cambia durante il mutuo allora sei di fronte ad un tasso variabile, in questo caso la rata potrebbe variare anche sensibilmente di mese in mese,
Il tasso variabile si calcola a partire dall’EURIBOR, la cui definizione è: Tasso medio per operazione a termine nel mercato interbancario.
Anche in questo caso è il tasso d’interesse al quale gli istituti di credito si prestano denaro fra di loro, perlopiù in operazione a breve termine (massimo qualche mese) e deve essere sommato allo spread che applica la tua banca per calcolare il tasso d’interesse finito.
L’Euribor, come anche l’IRS, varia continuamente e nei mutui a tasso variabile questo movimento senza sosta si riflette sul tasso d’interesse del tuo mutuo e sulla rata che devi pagare!
Cos’è il tasso BCE
Il tasso della BCE viene deciso ogni 3 o 6 mesi dalla Banca Centrale Europea. Questo interesse viene utilizzato per “guidare” l’economia, stimolandola nei momenti di crisi e ponendo un freno nelle situazioni di eccessiva crescita e inflazione.
Quando il tasso della BCE aumenta (o si prevede che aumenti) Euribor ed Eurirs lo seguono e viceversa con un ribasso.
Conviene il mutuo a tasso fisso o variabile?
Negli ultimi anni il tasso della BCE si è “appiattito” vicino allo 0 (vedi il grafico del paragrafo precedente) e questo andamento è stato rispecchiato anche da Euribor e Eurirs.
Sono ormai diversi anni che i tassi sui mutui sono ai minimi storici, addirittura l’Euribor si trova attualmente sotto lo 0.
Per capire se ti conviene prendere un mutuo tasso fisso o un mutuo a tasso variabile, devi capire in che fase del ciclo del tasso di interesse ti trovi.
Il tasso fisso (e di conseguenza l’IRS) è di solito più alto dell’EURIBOR (quindi del tasso variabile). Questo è dovuto al fatto che l’IRS ti dà una certa sicurezza di mantenere il tasso di interesse costante mentre l’euribor implica una piccola percentuale di rischio perché il tasso d’interesse si potrebbe anche alzare e aumentare la rata.
Il mio pensiero: quando i tassi sono bassi scegli il fisso
In una situazione in cui i tassi di interesse sono bassi, come quella attuale, può essere conveniente scegliere il tasso fisso. Vero, è leggermente più alto dell’euribor, ma riuscirò a mantenere un tasso basso e costante per 20 anni. Questo significa che se nei prossimi anni il tasso di interesse andrà aumentare (come potrebbe essere prevedibile dato che da anni si trova allo zero) l’interesse sul mutuo non cambierà e rimarrà sempre quello basso del momento in cui ho stipulato l’atto.
Nei momenti in cui il tasso di interesse tende ad essere alto, come ad esempio agli inizi degli anni 2000, potrebbe essere più conveniente scegliere un mutuo a tasso variabile, ottenendo un tasso d’interesse più basso rispetto al tasso fisso.
Inoltre, se i tassi sono alti, è probabile che tenderanno a scendere. Con un mutuo a tasso variabile riuscirò a sfruttare la discesa andando a risparmiare tanti soldi, stipulando un tasso fisso il le rate rimarrano ad un tasso d’interesse costante ma alto.
Queste sono indicazioni di tipo finanziario, ma poi entra in gioco anche l’attitudine personale di chi sta facendo il mutuo. Se sei una persona che predilige la sicurezza in ogni situazione allora mi dovrò indirizzare su un tasso fisso che mi consente di preventivare quello che andrò a pagare da qui ai prossimi 20 anni.
Nel momento in cui sto scrivendo questo articolo (gennaio 2022) mi sentirei di consigliare un tasso fisso, ma questo consiglio può cambiare nel tempo.