Ma le piante in camera da letto fanno male?

Da circa due anni vivo in un monolocale nel centro di Torino e spesso e volentieri mi sono sentita ripetere la classica frase “ma le piante in camera da letto fanno male” o ancora “le piante in camera ti levano l’ossigeno!!

Non avete idea di quanto tempo ho speso per spiegare ogni singola volta che non è così!

Ogni volta cerco di spiegare che tenere delle piante in un luogo così intimo come la camera da letto ha un effetto calmante, ci rassicura e ci dà la forza per affrontare le nostre giornate frenetiche.

In questo articolo cercherò di spiegarvi perché le piante in camera da letto non fanno male, ma anzi ci aiutano e soprattutto vi darò dei suggerimenti su quali piante inserire in questo ambiente a seconda dello stile che preferite.

Le piante in camera da letto ci tolgono l’ossigeno?

La risposta a questa domanda è ovviamente NO!

Penso che tutti alle elementari avrete studiato la famosa fotosintesi clorofilliana, ma facciamo un piccolo ripasso..

Partiamo dicendo che i vegetali sono l’unico essere vivente che riesce a produrre da solo il proprio nutrimento e per questo vengono chiamati organismi autotrofi. Non devono uccidere nessun altro essere vivente per nutrirsi perché sfruttano semplicemente l’acqua e la luce del sole.

La fotosintesi clorofilliana è quel processo che permette alle piante di trasformare l’anidride carbonica e l’acqua in zuccheri che servono alla pianta come nutrimento.

L’ossigeno viene prodotto dalla pianta durante la fotosintesi in quanto prodotto di scarto.

Ci sono due cose che però spesso non vengono dette:

  1. la fotosintesi si svolge in più fasi (infatti ha anche una fase notturna)
  2. la respirazione cellulare non è la fotosintesi

Quello che ci viene raccontato da bambini è che durante la fotosintesi la pianta produce ossigeno mentre di notte la pianta ce lo “ruba” respirando come noi, ovvero assorbendo ossigeno ed espellendo anidride carbonica.

Peccato che la respirazione cellulare avvenga sia di notte che di giorno e che, in ogni caso, le piante producano molto più ossigeno durante il giorno di quanto ne consumino effettivamente durante la notte.

In conclusione non dovete preoccuparvi che le piante vi rubino l’ossigeno di notte perché ne producono più che a sufficienza durante il giorno!

Se non vi ho ancora convinti potete decidere di tenere in camera da letto delle piante grasse o succulente perché questo tipo di piante si è adattato ai climi aridi facendo una fotosintesi notturna chiamata CAM e assorbendo anidrite carbonica anche di notte.

le piante in camera da letto tolgono l'ossigeno?
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Le piante che purificano l’aria in camera: le piante della NASA

Nel luglio del 1989 i tre ricercatori della NASA Wolverton, Douglas e Bounds hanno pubblicato un saggio intitolato A Study of Interior Landscape Plants for Indoor Air Pollution Abatement.

Il titolo tradotto suona più o meno così: uno studio delle piante d’appartamento per l’abbattimento dell’inquinamento nell’abitazione.

Già da queste prime righe si capisce quanto rilievo venga dato alle piante, ma approfondiamo ulteriormente.

Nella ricerca vengono scelte 12 piante iniziali alle quali vengono successivamente aggiunte il pothos, il clorofito e diversi tipi di filodendro.

Lo scopo della ricerca è quello di evidenziare quanto effettivamente le piante che teniamo nei nostri appartamenti purificano l’aria e incidono sulle sostanze chimiche presenti assorbendole nel loro processo di respirazione e fotosintesi.

Le sostanze nocive prese in analisi sono:

  • benzene

Il benzene è una sostanza cancerogena di tipo uno e agisce sul DNA creando errori di lettura del codice genetico.

  • tricloroetilene

Più comunemente conosciuto come trielina è una sostanza tossica che se inalata produce effetti simili a quelli dell’alcool, cancerogena per l’uomo e inserita nel gruppo 1.

  • formaldeide

La formaldeide è uno dei materiali più utilizzati negli isolanti che quindi con il tempo ne disperdono delle particelle nell’ambiente domestico e nel 2016 è stata classificata come possibile sostanza cancerogena.

Sono tre gas che si trovano comunemente nell’atmosfera di un appartamento e sono indicati come cancerogeni e teratogeni.

Che cosa hanno evidenziato i risultati di questo studio?

Ecco perché le piante in camera da letto non fanno male, anzi…

Nell’arco di 24 h le piante sono riuscite a ridurre il benzene del 67,7%, il tricloroetilene del 41,2% e la formaldeide fino al 70% !

Quali sono le piante migliori da tenere in camera da letto?

Dopo avervi mostrato delle fonti più che autorevoli che dimostrano quanto in realtà sia importante tenere delle piante all’interno della propria casa e soprattutto della propria camera da letto adesso vorrei parlarvi in modo più approfondito di alcune di loro.

Ho selezionato cinque diverse tipologie di piante che potrete scegliere in base al vostro stile personale e quello dell’arrendamento della vostra camera da letto.

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1. La Lavanda – Stile Shabby Chic

La lavanda in camera da letto
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Se amate lo stile romantico/provenzale non potete non inserire nella vostra camera una pianta di lavanda!

La lavanda viene usata da secoli per le sue proprietà benefiche facendone decotti, infusi, oli essenziali, ma anche essiccata e utilizzata per profumare i cassetti della biancheria.

Quello che molti ignorano però è l’effetto calmante del profumo dei suoi fiori, così piccoli eppure così particolari.

Se avete una stanza luminosa e avete la possibilità di mettere una pianta di lavanda sul davanzale o sul comodino della vostra camera da letto vi assicuro che avrete sogni tranquilli ogni notte!

Le cure:
La lavanda necessita di poche attenzioni, dovrete solo assicurarvi una buona esposizione luminosa e annaffiarla solo ed esclusivamente quando il terreno sarà completamente asciutto, tutto qua!

2. I bonsai – Stile Orientale

Bonsai in camera da letto
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Se amate lo stile asiatico non potete farvi scappare l’occasione di mettere nella vostra camera uno splendido bonsai.

Il bonsai non è una specie vegetale, ma bensì una tecnica di coltivazione sviluppatasi in Asia che focalizza la sua attenzione sul mantenere la pianta scelta di dimensioni contenute.

Esistono bonsai di moltissime specie differenti, la loro cura è una vera e propria arte, se deciderete di inserire il bonsai nella vostra camera da letto dovrete averi i giusti accorgimenti.

Le cure:
Visto che non esiste una singola specie vegetale per i bonsai ogni albero avrà le sue esigenze. Il migliore consiglio che posso darvi è quello di assicurarvi di partire da una pianta semplice come il ficus retusa.

3. Le piante grasse – Stile Minimal

Piante grasse in camera da letto fanno male?
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Se avete una camera molto luminosa potete puntare ad uno stile minimal inserendo sul vostro davanzale delle piccole succulente.

Comunemente chiamate piante grasse spesso vengono sottovalutate, mentre in realtà richiedono pochissima manutenzione e sopravviveranno anche se deciderete di andarvi a fare una lunga vacanza!

Le più sceniche a mio avviso sono le echeveria, delle piccole roselline dalle moltissime forme e colori che si trovano molto facilmente in commercio.

Fate molta attenzione con le innaffiature perché le piante grasse utilizzano le loro foglie come serbatoi d’acqua e nel caso gliene venga data troppa rischiano di marcire!

Le cure:
Le echeveria, come tutte le succulente, non necessitano di particolari cure, hanno bisogno di molta luce e di meno acqua possibile!

4. English Ivy – Stile Rustico

edera in camera da letto va bene?
edera in camera da letto va bene?

Passiamo ora ad uno stile più rustico e di campagna..

Se pensate alle vecchie cascine e ai casolari a cui vi siete ispirati per arredare la vostra camera da letto non potete non immaginarvi una cascata d’edera!

L’edera è una di quelle piante che riesce a rendere immediatamente più accogliente qualsiasi ambiente in cui la inseriate.

Essendo una pianta rampicante potete replicare l’effetto cascata anche sul muro della vostra camera inserendo sopra la testata del letto una griglia su cui farla sviluppare!

Le cure:
L’edera ha bisogno di una buona umidità nell’aria e non ama essere esposta alla luce diretta del sole, mentre il terreno va mantenuto umido.

5. Il Pothos – Stile Urban Jungle

Photos in camera
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Eccoci all’ultimo stile, quello che personalmente amo di più!

Se volete rendere la vostra camera da letto una piccola giungla in miniatura non può mancare il pothos.

Il pothos è una delle piante più versatili e resistenti che conosca, cresce molto velocemente e come l’edera potete farlo arrampicare sulla parete fino a formare un muro verde!

In alternativa può diventare una splendida cascata se appeso al muro o ancora meglio a una struttura a baldacchino sopra il vostro letto.

Le cure:
Non ha bisogno di molta luce, vive tranquillamente anche nella penombra, ma se lo metterete in un punto luminoso vi regalerà delle splendide foglie variegate. Per le annaffiature basta dargli l’acqua quando il terreno si asciuga, ma se ve ne dimenticate una volta non succederà niente!

Chi sono?
greenplanthope elisa cesca
greenplanthope elisa cesca

Mi chiamo Elisa, ho 25 anni, studio a Torino e ormai da qualche anno mi sono appassionata alla cura delle piante d’appartamento. Ho sempre vissuto immersa nella natura e trasferirmi in un piccolo appartamento mi ha spinto ancora di più a volermi circondare di verde per dimenticarmi del grigiore della città.

Con Jacopo abbiamo deciso di collaborare affrontando tematiche comuni.

Se questo articolo ti ha incuriosito e vuoi saperne di più sulle piante e la loro cura ti invito a dare un’occhiata sia sul mio canale youtube che sul mio account instagram dove giornalmente do consigli e indicazioni!

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Elisa

3 pensieri su “Ma le piante in camera da letto fanno male?

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