Caro affitti in Italia: Stanno diventando un lusso

Ilaria Lamera, una studentessa del politecnico di MIlano, in una giornata di inizio maggio ha letteralmente piantato le tende davanti alla sua università. Lo ha fatto in segno di protesta per gli affitti stellari richiesti per una semplice stanza in condivisione e in pochi giorni la protesta è cresciuta e si è spostata anche in altre città universitaria riscuotendo una enorme risonanza mediatica.

I numeri degli affitti in Italia

Secondo “Factanza” (piattaforma di informazione online e sui social) un appartamento costa il 72% di uno stipendio medio a firenze, mentre Secondo “il Post” A milano servono 810 € al mese (spese escluse) per affittare una stanza.

In realtà il report che tutti i giornalisti menzionano riporta dati diversi e meno drastici, se vuoi approfondire tra le fonti in fondo a questo articolo trovi lo studio.

Avevo già parlato di crisi abitativa molti mesi fa, quando ancora non era di moda, proponendo anche delle soluzioni.

Il problema dell’affitto adesso è scoppiato e gli studenti dormono in tenda davanti alle università nelle maggiori città italiane per protestare. I politici cavalcano l’onda mediatica e propongono le soluzioni più incredibili, i cittadini sono divisi tra chi vorrebbe avere maggior controllo pubblico sul mercato residenziale e chi invece segue un’idea più liberale. Anche nel campo immobiliare si rinnova l’eterna lotta fra queste due visioni del mondo. Cosa sta succedendo? Cosa fare in questo momento? Cosa succederà al mercato degli affitti?

Protesta caro affitti
Ilaria Lamera davanti al Politecnico di Milano, In Tenda.

Cosa dice la politica sul caro affitti

Nardella, il sindaco di firenze, ha consegnato queste parole ai giornalisti:

In che modo vietare gli affitti brevi nei centri storici dovrebbe aiutare le persone a trovare casa in affitto? Spesso gli affitti nei centri storici sono comunque elevati e le persone non vogliono vivere nel centro di Firenze o Venezia a causa delle difficoltà negli spostamenti e nei servizi: ZTL, mancanza di parcheggio, affollamento e traffico.

Un’altra proposta è quella che imporrebbe un minimo di 2 notti per affitti brevi, proposta che arriva del ministro del turismo Santanché (tra l’altro solo nei centri urbani). Con qualche ricerca un po’ più approfondita (neanche troppo) si scopre facilmente che questa proposta arriva su pressioni di Federalberghi, l’associazione di categoria degli albergatori, con evidenti conflitti d’interesse volti ad azzoppare un settore, quello degli affitti brevi, che sta creando non pochi problemi al settore alberghiero.

Intendiamoci, le attività di lobby sono sempre esistite, ma quando vengono mascherate con il bonismo di “dare le case ai poveracci” è oltremodo fastidioso.

Dati sugli affitti in Italia

Gli affitti turistici, erroneamente identificati con “affitti su Airbnb” sono stati presi a capro espiatorio per tutti i mali del settore.

Secondo Matteo FrigerioCountry Manager di Airbnb Italia, 300 mila case e 100 mila stanze sono su airbnb .

Secondo una stima di qualche anno fa ci sarebbero 55 mila case popolari sfitte in tutta italia.

Nel 2011 l’Istat stimava che, su un totale di 31 milioni di abitazioni che esistono nel Belpaese, 7 milioni risultano inabitate. Una casa su 4 è vuota e i picchi di questa situazione si riscontrano in Calabria, con un 40% e in Val da Aosta, con il 50% delle abitazioni vuote. Vero è, che dobbiamo anche considerare l’incidenza delle seconde case, utilizzate magari per vacanze, su questi numeri.

L’area metropolitana di Milano è certamente il territorio più problematico al Nord, dove una casa popolare su cinque è sfitta. Si contano 5.580 alloggi di edilizia pubblica di proprietà del Comune in gestione a Mm (Metropolitana milanese) e 8.091 appartamenti dell’Aler (Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale). In totale fanno 13.671 case popolari vuote tra Milano e provincia. E nell’intero 2021 sono stati assegnati appena 1.270 alloggi popolari: per ogni alloggio popolare assegnato, ce ne sono altri 12 che restano vuoti.

12400 case popolari disponibili solo a MIlano, dove ci sono 66.000 fuori sede oltre alle richieste di case popolari.

Parlando più in generale:
Secondo i dati Istat più aggiornati, nel 2019 quasi il 30 per cento delle abitazioni censite non era occupato: in valori assoluti stiamo parlando di circa 10,7 milioni di abitazioni su circa 36 milioni censite. Nei prossimi anni questo numero continuerà a salire: in base alle previsioni dell’istituto statistico nazionale, infatti, fra cinquant’anni ci saranno 12 milioni di abitanti in meno in Italia. E questo si tradurrà in un maggior numero di case vuote.

Quindi la crisi abitativa c’è o no?

Quali sono le soluzioni al problema degli affitti in Italia?

Un proprietario che sceglie di fare affitti brevi, se andiamo a vedere i numeri, non guadagna molto di più che con gli affitti classici. Biancheria, Pulizie, gestione di un’agenzia, bollette e Tasse sono le voci di costo più importanti.

Se riesce a svolgere in autonomia qualche attività rimane qualcosa di più in tasca, ma sta effettivamente svolgendo un lavoro.
Il vero motivo per cui i proprietari non affittano a lungo termine è un altro: L’incertezza.

  • L’incertezza di percepire il canone di locazione, che negli affitti brevi viene pagata in anticipo
  • L’incertezza di avere l’immobile libero alla fine del contratto
  • l’incertezza di quando l’immobile sarà nuovamente disponibile in caso di sfratto…

La vera soluzione è rendere più sicuro l’affitto a lungo termine per i proprietari, prevedendo delle tutele nel caso in cui l’inquilino crei problemi, esenzioni fiscali e facilitazioni. Spingendo i proprietari a rimettere i propri immobili sul mercato degli affitti (magari anche una parte di quei 10 mln di immobili vuoti).

Oltre a questo potenziare gli alloggi popolari e assegnare velocemente tutti quelli che sono sfitti sicuramente potrebbe aiutare.

Fonti:

  • https://hintown.com/affitto-breve/italia-terza-annunci-airbnb/#:~:text=Numeri%20importanti%20per%20Airbnb%20in%20Italia&text=L’Italia%20si%20colloca%2C%20cos%C3%AC,stanze%20in%20immobili%20in%20condivisione.
  • https://www.internazionale.it/essenziale/notizie/maurizio-franco/2022/10/03/case-popolari-vuote
  • https://www.immobiliare.it/news/servono-300mila-case-popolari-ma-sono-migliaia-gli-alloggi-sfitti-e-abbandonati-68609/
  • https://pagellapolitica.it/articoli/case-sfitte-italia
  • https://www.gazzetta.it/attualita/31-05-2023/affitti-brevi-il-governo-cambia-le-regole-almeno-due-notti-e-codice-identificativo.shtml
  • https://it.wikipedia.org/wiki/Daniela_Santanch%C3%A8#Attivit%C3%A0_imprenditoriale
  • https://www.lastampa.it/economia/2023/05/30/news/la_stretta_su_airbnb_minimo_due_notti_per_i_soggiorni_in_citta-12831899/#:~:text=Stop%20agli%20affitti%20brevi%20per,ministra%20del%20Turismo%2C%20Daniela%20Santanch%C3%A8.
  • Rapporto sui costi di locazione: https://jacopotartaglia.it/wp-content/uploads/2023/06/rapporto-sui-costi-di-locazione.pdf

Jacopo

Dal 2018 mi occupo di mercato immobiliare. Nel 2019 ho svolto operazioni immobiliare per poco meno di un milione di euro e negli anni ho lavorato con agenzie e aziende di settore, tra cui Facile Immobiliare e Facile Ristrutturare. Adesso aiuto le persone a realizzare i loro progetti di acquisto, vendita e investimento nel mercato immobiliare come consulente e con i contenuti settimanali sui miei siti e canale youtube. Nel tempo libero le mie passioni sono 3: Sport (in questo momento triathlon), studio e viaggi.

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